Jason Voorhees è il leggendario killer del franchise Venerdì 13. Nato deforme e con difficoltà mentali, sarebbe annegato da bambino al Camp Crystal Lake per l’incuria degli animatori, evento che scatena la vendetta della madre nel primo film.
A partire dal secondo capitolo, Jason prende il suo posto come assassino principale, diventando simbolo del male silenzioso e inarrestabile. È famoso per la sua maschera da hockey, il machete e il suo passo lento ma costante.
Quasi muto e apparentemente immortale, Jason rappresenta la punizione brutale per chi trasgredisce, in particolare adolescenti “colpevoli” di sesso o droga. Nel corso della saga, assume tratti sempre più sovrannaturali, diventando un vero e proprio mostro horror.
È una delle figure più iconiche del genere slasher insieme a Freddy Krueger e Michael Myers.
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